Questo qui sotto è lo screenshot che viene dall’archivio di internet del 10 luglio 2017, poco dopo l’uscita del mio primo libro. Il sito come puoi vedere si chiamava successofelice.it.
Ero sempre io: stessi contenuti, stesso rosso 🤪, stesse idee ma un nome che incontrava più resistenze che entusiasmo come avrei pensato!
“Successo Felice… ma perchè lo hai chiamato così il tuo sito? Alla fin fine uno che ha successo non dovrebbe essere automaticamente felice?“
In tanti mi hanno fatto questa domanda e la risposta non è affatto scontata come si pensa. Tanto che alla fine ho cambiato nome al sito perché altrimenti pensavano che fossi una delle tante coach “cuore-e-ammore” 😱 (proprio io, ingegnere…!)
Le statistiche parlano molto chiaro: il Deloitte Shift Index dice che circa l’89% delle persone non prova nessuna passione per il proprio lavoro (e se sei qui, lo sai già molto bene).
Senza passione per ciò che facciamo per così tante ore della nostra vita ogni santo giorno, è difficile essere felici.
Ci può essere soddisfazione economica magari, ma la felicità è tutt’altro.
Personalmente posso solo confermarlo. Ho avuto “successo” per diversi anni, quando facevo l’ingegnere a tutti gli effetti: guadagnavo, giravo il mondo, vedevo posti fighi e incontravo aziende spaziali, Ho ancora nel mio pc diverse foto dei capannoni di Alenia Areonautica impegnati a realizzare l’ultimo futuristico Boing 787 in fibra di carbonio, progetto su cui abbiamo lavorato per diverso tempo.
Nel mio ufficio fa ancora bella mostra la borsetta di tela comprata in aeroporto a Chicago in uno dei viaggi per lavorare in una grossa azienda americana del settore aerospaziale per cui abbiamo seguito la creazione di un gigantesco robot industriale.
Ricordo tutt’oggi con un certo piacere le raffinate cene negli alberghi 4 stelle in cui i nostri clienti del settore automotive – prima della crisi! – ci ospitavano durante i giorni di audit di certificazione.
Era una vita piacevole, avevo successo, lavoravo fianco a fianco con i top manager di grandi multinazionali, guadagnavo bene MA ero infelice.
Per anni mi sono vergognata come una ladra anche solo a pensarlo, ma la realtà dei fatti era questa: facevo un lavoro che non mi realizzava e nonostante i bei guadagni avrei preferito scappare in Burundi piuttosto che continuare a fare quello che facevo!
Il successo materiale non riusciva a farmi provare nemmeno un po’ di quella felicità che tanto volevo. Soddisfazioni certo, ma felicità niente.
A lungo ho creduto che doveva trattarsi di una mia disfunzione grave. Dovevo essere, nonostante i tanti corsi di formazione personale e il mio dichiarato ottimismo, una “mai-contenta”, come diceva mio padre e molti altri con lui.
Oggi, dopo anni di pellegrinaggio interiore – e parecchi inciampi reali – posso dire con assoluta certezza che è possibile avere successo ED essere felici ma per farlo è necessario che si verifichino alcune condizioni fondamentali:
- Devi smettere di credere alla vecchia storia che “i sogni non esistono” e che l’unico modo per avere successo è combattere come un pazzo contro il mondo e la crisi, cercando di fare le scarpe a quanta più gente possibile.
- Devi imparare a spostare il tuo sguardo da fuori a dentro di te: smetti di cercare di copiare o di competere con quello che fanno gli altri e focalizzati su quello che DAVVERO sai fare tu.
- Devi prendere quello che sai e, come con un arrotino con i suoi coltelli, affilarlo fino a farlo diventare una competenza così eclatante da diventare un bisogno per il mercato. (Questa frase rileggila diverse volte perché è di fatto la chiave suprema per avere successo oggi).
- Devi comunicare quello che sai in modo INTELLIGENTE ed EFFICACE (non rientra in questa classificazione il “mando via quanti più curriculum posso a tutti così magari un posto da qualche parte lo trovo”).
Ma se non vuoi credere a me, ti invito a seguire questo Ted Talk ormai divenuto iper famoso (proprio perché il problema è assai diffuso). È di Shawn Achor, un brillante e divertente professore universitario che ha girato il mondo facendo studi sul legame tra successo e felicità. Rilevando che – come recita il titolo di uno dei suoi libri, Prima della Felicità – è la felicità a dover venire PRIMA del successo, perché l’equazione funzioni, non il contrario come ci hanno sempre insegnato.
Ti lascio al Ted Talk, noi torneremo presto a parlare anche di questo importante tema da altre angolature!
